Il Monumento di Lihula è un’opera commemorativa che si erge in onore degli estoni che si distinsero nella lotta per l’indipendenza dell’Estonia contro l’Unione Sovietica durante la seconda guerra mondiale. Questo monumento è collocato all’interno di un museo privato situato nella località di Lagedi, in Estonia.
Il monumento di Lihula è stato oggetto di controversie in quanto rende omaggio anche agli estoni che si sono arruolati nelle forze armate tedesche durante la Seconda Guerra Mondiale, inclusi quelli che hanno servito nella divisione Waffen-SS.
Il monumento di Lihula, è stato oggetto di due spostamenti prima di essere collocato nella sua posizione attuale. Inizialmente, nel 2002, la statua fu eretta a Pärnu ma, a seguito della condanna espressa dal Primo Ministro Siim Kallas, fu rimossa soltanto nove giorni dopo la sua installazione. Successivamente, nel 2004, la statua venne collocata a Lihula e, infine, il 15 ottobre 2005, fu installata definitivamente a Lagedi.
Descrizione del Monumento di Lihula
Il monumento rappresenta un soldato in uniforme militare, indossante l’elmetto tedesco Stahlhelm, e impugnante la bandiera nazionale dell’Estonia sul polso, unitamente al simbolo “mano con la spada” della Croce della Libertà collocato sul colletto.
Va precisato che il monumento non presenta simboli esplicitamente riconducibili al nazismo. La sua struttura è costituita da un bassorilievo in bronzo e da una tavoletta di dedica montata su di una lastra verticale in granito. La tavoletta riporta l’iscrizione: “In memoria degli estoni che combatterono tra il 1940 e il 1945 contro il bolscevismo, per il ripristino dell’indipendenza dell’Estonia”.
Le Controverse del Monumento di Lihula
In quanto la dedica commemorava anche coloro che avevano prestato servizio nel Reggimento di “Fanteria finlandese 200“, nella Wehrmacht e in particolare nella divisione Waffen-SS, numerose organizzazioni si sono espresse contro il monumento. In particolare, il Simon Wiesenthal Center ha emesso un comunicato ufficiale di protesta, dichiarando che il monumento glorifica “coloro che erano disposti a sacrificare la propria vita per aiutare a raggiungere la vittoria della Germania nazista”.
L’esperto storico israeliano Efraim Zuroff ha espresso la sua opinione a proposito del monumento, affermando che esso rappresenta “un tentativo fuorviante di riscrivere la storia e di trasformare i collaborazionisti nazisti in eroi estoni”. Zuroff ha altresì sottolineato come questo fatto non dovrebbe sorprendere, in quanto l’Estonia non ha perseguito nessun criminale di guerra nazista estone e, secondo un sondaggio, il 93% della popolazione si è opposto alla creazione di una giornata commemorativa per le vittime dell’Olocausto.
La presenza del monumento ha suscitato preoccupazioni in alcune organizzazioni ebraiche, tra cui il Rabbino Capo dell’Estonia e la Federazione delle Comunità Ebraiche Russe.
L’ex primo ministro Juhan Parts ha espresso la sua opinione sul monumento, definendolo “provocatorio”. Inoltre, sono state sollevate numerose voci riguardo al soldato raffigurato sul monumento, che avrebbe indossato simboli nazisti, dando adito al sospetto che il monumento glorifichi il nazismo. Tuttavia, nonostante tali voci, non sono presenti simboli nazisti sul bassorilievo del monumento. Alcune teorie suggeriscono che questi simboli siano stati rimossi tra la prima installazione del monumento e quella attuale.
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